I templi di Selinunte rientrano, con un’estensione di 1740 Km quadrati, nella zona archeologica più interessante d’Europa.

Templi di Selinunte

Collocato in prossimità della costa meridionale dell’isola, è ricco di templi e luoghi sacri.

La zona è divisa in tre settori:

1) La Collina orientale ospita i templi E, G ed F.

Risalendo la collina a est dell’acropoli troviamo il tempio meglio conservatosi (grazie alla sua ricostruzione del 1950):

è il tempio E che risale al V secolo a.C., edificato tra il 465 e il 450 a.C., e dedicato al culto di Hera.

Si accedeva al tempio attraverso il passaggio dalle sei colonne della sua facciata orientale:

è, infatti, periptero esasistilo e presenta colonne in stile dorico, con scanalature.

Poggia su un ampio basamento realizzato per superare le difficoltà del circostante terreno sconnesso.

Templi di Selununte Templi di Selinunte

Particolarità della struttura sono le metope con cui questi templi venivano decorati.

Alcune di esse, originariamente sistemate sopra le colonne, sono conservate al museo archeologico di Palermo.

L’utilizzo delle metope era una consuetudine decorativa praticata in Grecia.

Se si eccettua il caso di Selinunte, non fu riproposta mai nell’architettura del templi della Sicilia.

Superato l’ingresso, si raggiunge il pronao, cioè lo spazio che conduce alla cella.

Questo era preceduto da due colonne delle quali, però, rimangono solo i capitelli poggiati a terra.

Nella cella, invece, era nascosta una stanza segreta nella quale era custodita la statua di Hera a cui era dedicato il tempio.

In fondo alla cella è stata, infatti, rinvenuta una base quadrata e dei fori praticati sulla stessa:

probabilmente servivano per fissare la struttura in legno che conteneva il simulacro.

Questo tempio costituisce il maggior esempio del classicismo selinuntino ove si rinviene l’attenzione per le proporzioni e per la simmetria.

Il tempio G

Fra i templi di Selinunte ricordiamo inoltre il tempio G:

 al pari del tempio di Zeus Olimpio di Agrigento, era uno dei più grandi templi mai concepiti nella storia.

Al pari di quello, però, si pensa non sia mai stato completato:

si decise di realizzarlo probabilmente dopo la costruzione degli altri templi e fu distrutto da Annibale nel 409 a.C. mentre era ancora in fase di realizzazione.

La sua struttura si segnalava per alcune particolarità e per la presenza di due stili architettonici diversi: classico e arcaico.

Il tempio era, infatti, periptero ottastilo, cioè con otto colonne sul lato corto.

Ciò in contrasto con la comune architettura classica che ne prevedeva sei;

era progettato per accogliere grandi masse di fedeli e per la celebrazione di grandi processioni.

Ciò si evince dalla presenza di una porta molto larga lungo il lato laterale;

la cella era eccezionalmente divisa in tre navate;

anche le colonne presentavano delle diversità, essendo alcune molto arcaiche e sottili.

Il tempio F, collocato fra i templi G ed E, fu edificato nel 530 a.C.

Era periptero esastilo con 6×14 colonne molto sottili:

alte oltre nove metri e larghe meno di due, cioè cinque volte più alte rispetto alla loro larghezza.

Nello spazio fra le colonne era, poi, presente una sorta di cinta muraria alta quattro metri e mezzo.

Questo conferiva maggiore riservatezza per le cerimonie che si svolgevano all’interno del tempio sacro.

Si pensa che fosse dedicato alla dea Athena.

Templi di Selinunte Templi di Selinunte

2) Nel cuore dei templi di Selinunte ritroviamo l’Acropoli, posta su un’altura, in cima alla collina.

Presentava cinque luoghi di culto e alcune abitazioni appartenenti ai ceti più alti.

I templi A e O

All’interno del suo perimetro, si trovano i templi A e O, probabilmente dedicati a Càstore e Pòlluce:

due degli Argonauti, conosciuti anche con il nome di Diòscuri, che parteciparono alla ricerca del Vello d’oro.

Il termine Diòscuri significa letteralmente “figli di Zeus”.

Si tratta di due fratelli gemelli nati da Zeus e Leda, moglie del re di Sparta Tindaro.

Secondo la mitologia, Zeus, invaghitosi di Leda, si trasformò in cigno e la sedusse.

Dalla loro unione Leda partorì due uova dalle quali nacquero:

da un parte Pòlluce ed Elena (futura causa della guerra di Troia), e dall’altra Càstore e Clitennestra.

Questi ultimi, però, nacquero a seguito della successiva unione di Leda con il proprio marito Tindaro.

Così solo Pòlluce, a differenza del fratello, fu immortale.

Essendo dedicati ai due fratelli, i templi erano identici nella struttura e nella forma.

L’acropoli accoglie anche il tempio B, il più piccolo di Selinunte, dedicato a Empedocle;

il tempio D, risalente forse alla metà del VI secolo a.C. e probabilmente dedicato ad Afrodite;

il tempio C, del 580 a.C., dedicato forse ad Apollo.

3) Il Santuario della Malophoros viene eretto per santificare Demetra Malophoros.

La divinità era protettrice dell’agricoltura e della vegetazione:

letteralmente Malophoros significa portatrice del melograno.

Del tempio rimangono i due altari, il piccolo e il grande, utilizzati per le offerte sacrificali.

Successivamente il tempio fu adibito per celebrazioni cristiane.

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