Tempio di Giove ad Agrigento

Il tempio di Giove ad Agrigento venne costruito dal tiranno Terone (488-471 a.C) e dedicato a Zeus Olimpio (Giove per le popolazioni di stirpe latina):

la struttura venne eretta per ringraziare la divinità che ha propiziato la vittoria contro i Cartaginesi ad Himera (480 a.C.). Per questo motivo, per la sua realizzazione, fu utilizzata la forza lavoro dei prigionieri cartaginesi.

Il tempio di Giove doveva rappresentare una delle più grandi costruzioni sacre mai costruite: alto 113 metri e largo 56 metri.

Degna di nota è la presenza dei Telamoni o Atlanti (alte 7,61 m.), enormi statue con sembianze umane che erano poste nella parte alta del colonnato.

Le loro braccia erano protese verso l’alto, alla base della trabeazione, stimolando nell’osservatore l’impressione che fossero loro a tenere il peso della copertura del tempio;

una di esse, originale, si trova al museo archeologico regionale di Agrigento, mentre la ricostruzione di una copia è stata collocata nei pressi delle rovine.

Struttura del Tempio di Giove ad Agrigento

Ai lati dei telamoni si presentavano, poi, delle semicolonne in stile dorico, dell’altezza di 20 metri.

Esse non costituivano il classico colonnato aperto ma si inserivano lungo una struttura muraria in pietra (struttura pseudoperiptera):

esse erano disposte nella misura di 14 lungo il lato maggiore e 7 lungo quello minore del tempio.

Il tempio di Giove ad Agrigento, pertanto, considerate le sorprendenti dimensioni, è considerato uno dei maggiori dell’antichità.

Non è mancato, fra gli studiosi, chi ha ipotizzato che esso non sia mai stato terminato. Infatti, secondo lo storico Diodoro l’edificio rimase privo di copertura a causa dei continui assedi e attentati alla città.