Tucidide ci tramanda l’origine di Segesta:

essa fu dovuta a gruppi di stirpe troiana, gli Elimi, che emigrati dai loro territori, elessero questi luoghi come nuovo insediamento.

Una storia parallela, quindi, a quella della fondazione di Roma, che ha in Enea il capostipite dell’impero romano.

Egli, a seguito della guerra contro gli Achei, scelse le colline del Tevere per il proprio popolo e sposò Lavinia, figlia del re locale Latino.

E’ possibile cliccare sulle foto seguenti che rappresentano i monumenti più importanti di Segesta:

il Teatro Greco e il Tempio.

Teatro Greco di Segesta
Teatro Greco

Tempio di Segesta
Tempio

Storia di Segesta

Nei libri di storia, quando si parla di Segesta, le si accosta sempre il nome di un’altra città: Selinunte.

E’ storica, infatti, la contrapposizione di queste due popolazioni che si contesero il territorio.

Nella loro guerra coinvolsero anche grandi potenza in loro difesa.

Segesta, infatti, per attenuare le pretese territoriali di Selinunte, sua confinante e alleata di Siracusa, fu costretta a chiedere l’ausilio di Atene.

Atene si intromise non tanto in difesa degli Elimi quanto per contrastare le mire espansionistiche di Siracusa, uscendone però sconfitta.

Nel 409 a.C. Selinunte fu sconfitta dai cartaginesi e i segestani si allearono contro Siracusa.

Un secolo più tardi, nel 307 a.C., il tiranno siracusano Agatocle fece incetta degli abitanti di Segesta uccidendoli o utilizzandoli come schiavi.

Con l’arrivo dei Romani, però, la città ebbe un po’ di respiro:

grande rispetto legava, infatti, Roma e Segesta;

comune era l’origine, forte il legame di sangue, al punto che la città siciliana fu difesa dalle nuove incursioni cartaginesi.

Fu dichiarata libera ed esente dalla decima, il pagamento invece imposto alle altre città dell’isola (“civitas libera ac immunis”).

Oggi, da molto tempo, la città non è più abitata:

il centro urbano più vicino è Calatafimi che ha dal 1997 assunto il nome di Calatafimi-Segesta.

La causa della fine di questa civiltà può essere riscontrata forse nella comparsa dei Vandali nel V secolo.

Essi rasero al suolo e saccheggiarono l’intera cittadina.

A seguito di questi eventi la città venne ricostruita, anche se in modo ridotto, e assistette alla edificazione di un castello ad opera dei Normanni.