Cosa vedere e visitare a Ragusa

Ragusa è un comune di circa 73 mila abitanti, è situato nella parte meridionale dell’isola, a sud dei Monti Iblei. E’ il capoluogo di provincia posto più a sud della penisola italiana. La Città è divisa in due parti che sono separate da un profondo burrone, la “Valle dei Ponti” così definito perché caratterizzato dalla presenza di tre suggestivi ponti : il Nuovissimo (San Vito), il vecchio (Cappuccini) e il Nuovo. Tale struttura le fa meritare l’appellativo di “Città dei ponti”.

A seguito del  fortissimo terremoto del 1693, la città venne rasa quasi completamente al suolo:

di numerose case, chiese, palazzi e perfino del castello che sorgeva sulla parte più alta del colle, non rimane nessuna traccia, per non parlare delle vittime: più di cinquemila.

La ricostruzione la divise così in due grandi quartieri:

una parte degli abitanti, infatti, decisero di costruire le loro case nello stesso posto in cui si trovavano prima, rispettando il tradizionale impianto medievale;

altri, invece, preferirono l’altopiano (sito in contrada Patro) determinando così la creazione di una struttura più moderna e dalla pianta più omogenea con strade larghe e lineiformi.

Le opere architettoniche realizzate dopo il terremoto, così come quelle sorte a causa del medesimo evento nefasto in tutto il territorio della “Val di Noto”, di stampo squisitamente barocco, sono state riconosciute come patrimonio dell’UNESCO.

Principale tratto caratteristico di Ragusa è il muro a secco: tale elemento domina il territorio ibleo e lo rende affascinante e suggestivo.

Cosa vedere a Ragusa

Se sei curioso di sapere cosa vedere e visitare a Ragusa, non puoi perdere l’occasione di ammirare il duomo di San Giorgio a Ragusa Ibla.

Risalendo il corso XXV Aprile di Ragusa Ibla, svetta altissimo sopra la piazza.

E’ una delle opere  più suggestive dello scenario del Barocco Siciliano.

La chiesa ha, però, una collocazione non regolare rispetto alla sottostante piazza:

il suo asse centrale è,  infatti, leggermente ruotato rispetto alla linea che risulta dal prolungamento della piazza, non risultando fra l’altro perfettamente allineata con gli assi delle strade.

In questo modo permette all’osservatore che si introduce in piazza duomo di scorgere la chiesa nelle sue tre dimensioni e di ammirare finanche la sua cupola.

Il castello di Donnafugata costituisce il fiore all’occhiello della provincia di Ragusa:

rappresenta una delle più suggestive opere architettoniche di tutto il territorio.

Viene spesso accostato al castello del celebre romanzo il “Gattopardo” di Tomasi di Lampedusa.

Accostamento improprio se si pensa che il castello in questione è quello di Palma di Montechiaro (situato a circa cento chilometri di distanza).

Il nome “Donnafugata” deriva probabilmente dall’arabo “Ayn As Jafat” che significa “sorgente della salute”:

è dovuto alla presenza nelle vicinanze di una sorgente di acqua intorno alla quale nacque il primo insediamento di popolazioni arabe verso la fine del 1900.

Il portale di San Giorgio a Ragusa Ibla è l’unico elemento architettonico sopravvissuto al tremendo terremoto del 1693.

La chiesa di San Giorgio fu costruita, infatti, a Ragusa Ibla intorno al XII secolo:

Fu scelto tuttavia un luogo diverso rispetto a quello in cui oggi sorge l’odierno duomo di San Giorgio.

La chiesa formava una grande struttura a tre navate delimitate all’interno da due fila di sette colonne che, considerate le grandi dimensioni e la ricchezza degli interni (erano presenti dodici altari e un prezioso fonte battesimale), rendevano i luoghi particolarmente suggestivi.

Questa sensazione si amplificava alla vista dell’enorme campanile, frutto dell’ingegno dell’architetto ragusano DiMarco, che toccava i cento metri di altezza e si poneva fra i più grandi del tempo.

Per completare il tour su cosa vedere e visitare a Ragusa città, consigliamo la maestosa cattedrale di San Giovanni:

fu costruita agli inizi del XVIII secolo a seguito del terremoto del 1693 che la rase al suolo.

Per la ricostruzione venne scelta la parte nuova di Ragusa, su un luogo differente rispetto a quello in cui sorgeva prima:

precedentemente la chiesa era situata nella parte occidentale della città a ridosso del castello (a seguito del sisma quasi interamente distrutto).

Costituisce il principale centro di aggregazione sociale e fulcro della vita cittadina.

Se vuoi scoprire cosa vedere e visitare a Ragusa e dintorni, inoltre, devi conoscere Modica.

Il nome Modica deriva dall’arcaico termine siculo “Mùrika” che letteralmente significa “pietra”.

Ciò per la natura rocciosa del posto su cui sorse la città.

Secondo altre fonti, invece, la denominazione sarebbe stata assegnata dai fenici, i quali la chiamarono “Mùtika”:

termine che indica un luogo accogliente e protetto (letteralmente: “dimora”).

In entrambi i casi la città di Modica, dunque, sembra prendere il nome dalle caratteristiche dei luoghi:

la conformazione del terreno, infatti, presenta un tipo di roccia molto tenero, un calcare marmoso, che consente una facile lavorazione.

Numerose sono, infatti, le grotte scavate nelle pareti, circa settecento, utilizzate nei secoli come abitazioni.

Inoltre, in questa pagina su cosa vedere e visitare a Ragusa, non potevamo tralasciare le località marittime.

Marina di Ragusa, negli ultimi anni, è balzata ai primi posti della classifica delle più belle spiagge d’Italia, complice anche l’apertura di un grandioso porto turistico:

attualmente è una località balneare a cui è stata attribuita la prestigiosa Bandiera Blu.

Pur essendo un moderno posto di villeggiatura e di mare, era conosciuta fin da epoche remote:

in particolare a partire dal periodo bizantino, tanto da essere utilizzato come luogo di carico.

Poi, per scopi difensivi e di avvistamento: testimonianza ne è la Torre Cabrera (XVI sec.).

Questa serviva per avvistare le incursioni arabe e per la difesa del territorio.