I consigli di TourismSicilia su cosa vedere a Siracusa durante il vostro soggiorno in Sicilia:

I monumenti più importanti, le chiese, i musei e le opere d’arte dell’isola.

Cosa vedere a Siracusa

Siracusa (in siciliano: Sirausa) è capoluogo di provincia, situata nella parte sud-orientale della Sicilia.

E’ un comune che ospita circa 124 mila abitanti.

Il nome Siracusa deriva dall’antica denominazione che le prime popolazioni sicule diedero ai luoghi: Syraka.

Il significato del termine indica la ricchezza d’acqua, elemento fondamentale per la nascita di un nuovo agglomerato urbano.

In realtà, il territorio presentava anche delle zone tutt’altro che accoglienti, come ambienti paludosi e malsani.

Cosa vedere a Siracusa

Ortigia

Cosa vedere a SiracusaSe siete curiosi di sapere cosa vedere a Siracusa, non potete perdere l’occasione di  visitare l’isola di Ortigia.

E’ la parte più antica della Pentàpoli, il nucleo originario su cui nacque la mitica polis greca.

Lembo di terra circondato dal mare in ogni sua lato ma collegato alla terraferma dal ponte Nuovo il quale si apre sul corso Umberto, una delle vie principali della città.

Il luogo, incantevole e sublime, presenta non solo straordinarie bellezze naturalistiche ma anche interventi dell’uomo i quali, anche nei casi in cui non furono realizzati per un esclusivo scopo artistico, hanno contribuito ad affascinare l’immaginario del visitatore che si poneva alla loro vista. <Scopri di più – Clicca qui>

Teatro Greco

Cosa vedere a SiracusaIl teatro greco di Siracusa presenta una struttura che si rifà al modello classico della magna Grecia.

I teatri siciliani di Siracusa, Taormina, Segesta ed Eraclea Minoa non sono altro che una riproduzione del modello ellenico.

E’ alla città di Atene che si guarda, infatti, quando si parla di rappresentazioni teatrali classiche, in particolare le tragedie del V sec. a.C.:

mentre le Dionisie, spettacoli che venivano organizzati ai piedi dell’acropoli di Atene in onore di Dionisio, assolvevano però allo stesso tempo a una funzione educativa, civica e religiosa e per questo motivo venivano offerte gratuitamente dalla polis ai cittadini, in Sicilia invece non si riuscì a ricreare in medesimo ambiente, in quanto la scena fu sempre incentrata su tematiche di intrattenimento e di vita comune. <Scopri di più – Clicca qui>

Orecchio di Dionisio

Cosa vedere a SiracusaRiguardo cosa vedere a Siracusa, ricordiamo l’Orecchio di Dionisio.

Esso rappresenta una delle maggiori attrazioni di Siracusa.

E’ una grotta situata in una delle più suggestive latomie della città, la latomia del Paradiso, un tempo preziosa cava di pietra, oggi accogliente giardino di palme, arance e magnolie.

La denominazione di Orecchio di Dionisio si deve al Caravaggio:

durante il suo viaggio in Sicilia, osservando la forma della grotta, che è simile a un padiglione auricolare, e consapevole anche della leggenda che ne stava dietro, la paragonò a un orecchio.

Si narra, infatti, che il tiranno di Siracusa, Dionisio il Vecchio, ponendosi in un anfratto sulla sommità della grotta e sfruttando l’incredibile e amplificato eco della stessa, fosse solito ascoltare, senza essere visto, le conversazioni dei nemici che venivano catturati e in essa rinchiusi. <Scopri di più – Clicca qui>

Duomo di Siracusa

Cosa vedere a SiracusaIl duomo di Siracusa è un magnifico esempio di Barocco siciliano.

Si tratta, però, di un’opera particolare in quanto frutto della commistione di stili diversi.

In origine, infatti, la struttura sacra era adibita al culto greco, in particolare al culto di Atena.

Fu fatto edificare dopo la vittoria di Himera nel V secolo a.C.

Gelone, tiranno di Gela, il quale ebbe il merito di riunire le due polis sotto il suo potere, con i proventi della guerra e l’impiego di manodopera cartaginese ridotta in schiavitù, edificò il tempio su un precedente luogo di culto indigeno,  accrescendo il prestigio, anche artistico, di Siracusa. <Scopri di più – Clicca qui>

Santuario di Siracusa

Cosa vedere a SiracusaIl Santuario di Siracusa, della Madonna delle Lacrime, è l’opera monumentale maggiormente visibile.

Chiunque si ponga alla volta di Siracusa sarà sicuramente affascinato dalla forma conica e massiccia del santuario che si scorge in lontananza.

La chiesa sorge nel luogo in cui più di cinquant’anni fa si verificò il miracolo della madonnina in lacrime.

Nel 1953, nei giorni dal 29 agosto all’1 settembre, in casa di una coppia di sposini, dal quadro in gesso raffigurante il volto di Maria Immacolata cominciarono a fuoriuscire delle piccole goccioline: la Madonna stava lacrimando. <Scopri di più – Clicca qui>

Noto

Cosa vedere a SiracusaPer completare il tour su cosa vedere a Siracusa e dintorni, è opportuno fare una panoramica sulla città di Noto.

Comune della Provincia di Siracusa, accoglie circa 24 mila abitanti.

A dispetto del numero non eccessivo di cittadini, il territorio si estende per oltre mezzo migliaio di chilometri quadrati, costituendo il centro abitato più grande dell’isola.

Anticamente la città di Noto sorgeva nei pressi del monte Alveria: la leggenda narra che il grande combattente siculo Ducezio avesse condotto la resistenza della città di Neas contro l’invasione delle popolazioni greche del V secolo a. C. e avesse per questo concentrato il popolo nella parte più alta del monte, il quale, con le sue profonde valli, avrebbe costituito una maggiore e naturale difesa alla città.

Il terribile terremoto del 1693 non risparmiò nemmeno Noto dai suoi effetti distruttivi, radendola al suolo.

Questo permise, però, agli architetti più in voga del tempo la ricostruzione della città secondo un progetto urbanistico omogeneo e regolare.

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Marzamemi

Cosa vedere a SiracusaInoltre, in questa pagina su cosa vedere a Siracusa, non potevamo tralasciare le località marittime.

Marzamemi è una località balneare della Sicilia sud-orientale.

Fa capo a Pachino, famosa per i suoi pomodorini e, soprattutto a Noto, distante solo 20 Km.

Pur essendo un moderno luogo di villeggiatura, cresciuta esponenzialmente a livello turistico, ha mantenuto il suo stile di borgo marinano.

Il carattere marinaresco di Marzamemi affonda le sue radici nella storia: la borgata sorse, probabilmente, nel VI secolo a.C. e prosperò sin da epoche remote tanto da essere utilizzata come luogo di approvvigionamento e primo approdo per le imbarcazioni che ivi transitavano.

Marzamemi era ed è ancora oggi un ritrovo di pescatori: nota è la sua tradizione ittica, soprattutto, per il tonno.

E’ possibile, dunque, gustare in ogni tempo del buon pesce fresco. <Scopri di più – Clicca qui>